Pesi di piombo alla cintura e alle articolazioni, scarpe rigide come stivali da sci, collari, dispositivi di protezione per le orecchie, guanti, occhiali che fanno apparire tutto confuso – così bardato un giovane adulto può comprendere perché un anziano non utilizzi volentieri alcuni apparecchi tecnici.
Queste sono le impressioni trasmesse dalla tuta di simulazione di anzianità modulare extra (Max), sviluppata dalla cattedra universitaria del Politecnico di Chemnitz in collaborazione con l’AutoUni (Università dell’Automobile) di Volkswagen AG, il reparto di ricerca aziendale di Volkswagen, Wolfsburg AG e Audi AG. “Desideriamo sensibilizzare i giovani sulle difficoltà quotidiane dell’età e contribuire a creare un cambio di mentalità circa i concetti di giovane e anziano”, spiega la prof. Birgit Spanner-Ulmer, titolare della cattedra di Scienza del lavoro del Politecnico di Chemnitz. Un ulteriore campo di applicazione sono i reparti di sviluppo delle industrie. “Al momento stiamo progettando la valutazione della tuta di simulazione dell’anzianità nell’ambito dei processi lavorativi”, afferma la prof. Spanner-Ulmer. È previsto uno studio scientifico di ampio respiro. In ultima analisi, l’età dei collaboratori all’interno dell’azienda è destinata a cambiare e con essa anche l’ergonomia sul posto di lavoro.
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