Quello del vetro metallico è, nella scienza dei materiali, un tema molto discusso. Solo all’inizio degli anni ‘90 si è scoperto che il vetro metallico poteva essere prodotto in grandi dimensioni e pertanto utilizzato in forma di vetro massiccio come materiale ingegneristico. Da allora, in molti laboratori si portano avanti ricerche sulla sua applicazione, in maniera molto intensiva. I ricercatori devono affrontare qualche svantaggio evidente. Il vetro metallico è meno duttile (meno deformabile plasticamente) rispetto al metallo comune, e i componenti possono avere uno spessore di pochi millimetri o di qualche centimetro a seconda della composizione della lega, perché altrimenti non potrebbero raffreddarsi con una velocità sufficiente e si costituirebbe una struttura cristallina. D’altra parte i vetri metallici sono notevolmente più elastici rispetto ai materiali cristallini e mostrano una resistenza da due a tre volte maggiore. Queste caratteristiche sarebbero l’ideale nell’utilizzo per impianti ossei, perché le dimensioni potrebbero essere inferiori rispetto a quanto avviene con le comuni leghe cristalline, pur offrendo la stessa funzione.
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