Due anelli metallici per rilevare la conduttanza della cute integrati nel volante, un sensore sotto i pollici – in questo modo è possibile raccogliere informazioni sullo stato di salute del viaggiatore. Questo è l’approccio scelto dai ricercatori di Monaco insieme al partner industriale BMW. Il sensore posto sotto i pollici irradia luce a infrarossi e luce rossa rileva la riflessione nella pelle. In questo modo è possibile dedurre la frequenza cardiaca e il contenuto di ossigeno nel sangue. L’unità di valutazione è anch’essa integrata nel volante e invia i suoi dati via radio al computer di bordo. “Su brevi distanze, questo è attuabile senza problemi“, ricorda il dott. Lorenzo D’Angelo, che lavora al progetto. Il sistema offre dati affidabili e stabili ogni volta che le dita afferrano il volante. Sulla base di tale riflessione, anche il volante è risultato vincente: l’alternativa, il pomello della leva del cambio, consente un contatto cutaneo notevolmente inferiore.
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