Un processo di applicazione ottimizzato per nanostrati spruzzabili è stato sviluppato presso l‘istituto Charles Sadron del centro francese per la ricerca scientifica (CNRS), nell’alsaziana Strasburgo. Tali spray vengono utilizzati per dotare le superfici di in grado di conferire determinate caratteristiche ottiche, elettriche o biologiche. Il principio, sviluppato circa 15 anni fa, consisteva nel sovrapporre gli strati con precisione nanometrica. La loro struttura e la loro funzione chimica venivano definite dalla sequenza e dai componenti inclusi nella pellicola. Questo metodo è stato ottimizzato e semplificato. Se in origine erano necessarie più immersioni in diversi fluidi e lunghi tempi d’azione, i ricercatori sono oggi in condizione, con due bombolette spray, di applicare due fluidi contemporaneamente. Il metodo può essere utilizzato su nuove classi di materiali. In queste pellicole si possono integrare anche molecole biologicamente attive.
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